Cos’è l’endoterapia
La tecnica dell’endoterapia permette l’eliminazione di agenti nocivi che, per le loro caratteristiche di parassiti, invadono i tessuti di piante legnose siano esse latifoglie o conifere. Tale pratica consente inoltre di apportare nutrienti a rapida assimilazione alle piante ad alto fusto.
Come funziona
L’intervento endoterapico consiste nell’introdurre nella parte attiva del fusto di piccole quantità di liquidi capaci di aggredire i parassiti eliminandoli dall’interno. I prodotti maggiormente impiegati in endoterapia sono: insetticidi, fitostimolanti e nutrienti.
Quando intervenire
Per le Latifoglie il momento ideale è compreso tra la ripresa vegetativa (marzo/aprile) e l’inizio dell’estate. Per le Conifere in autunno.
VANTAGGI DELL’ENDOTERAPIA
Nessuna dispersione di prodotti fitosanitari nell’ambiente.
Coinvolgimento totale della vegetazione indipendentemente dalle dimensioni.
Ridotto numero di interventi.
Persistenza elevata del trattamento.
Metodo ecosostenibile.
LA RIVOLUZIONE DELL’ENDOTERAPIA
La nuova frontiera dell’endoinfusione inizia con il metodo Bitecare®, un sistema unico che permette di distanziare meccanicamente i tessuti vegetali con la sola forza dell’operatore per infondere nei vasi xilematici, collocati subito sotto la corteccia, piccole quantità di liquidi ad azione nutriente o antiparassitaria.
L’innovativo metodo Bitecare® non prevede nessun foro ai danni del tronco per iniettare la soluzione, qualunque sia la specie. Un ago di sezione lenticolare distanzia le fibre vegetali mentre la soluzione nutriente o terapeutica entra nello xilema a pressione atmosferica o a bassa pressione, evitando stress o traumi. Questo sistema non lascia alcun segno permanente sulla pianta poiché non viene asportato tessuto legnoso. Successivamente all’estrazione dell’ago non è richiesto alcun trattamento specifico in quanto non si realizza nessuna lacerazione dei tessuti. Saranno sufficienti interventi mirati con i prodotti naturali (ad es. Propolis).
Lo speciale ago a sezione lenticolare,
inserito manualmente nel tronco, permette il divaricamento spontaneo di un fascio di fibre esercitando una frizione minima che non provoca surriscaldamenti. (ad es. Propolis).
DISTANZIAMENTO DELICATO DEI TESSUTI SENZA LESIONI
Raggiunti i vasi xilematici potranno essere introdotte soluzioni nutrienti o curative.
I tessuti distanziati cicatrizzano
naturalmente in qualche settimana, con l’aiuto di Propolis naturale.
Comparazione tra i sistemi endoterapici tradizionali a pressione e il nuovo metodo di endoinfusione Bitecare®
Qui a lato trovate un breve approfondimento sul metodo di intervento che andremo ad effettuare sulle vostre piante, differente e non invasivo rispetto al tradizionale utilizzato fino ad oggi.
1 RAGGIUNGIMENTO VASI
Metodo tradizionale
È necessario forare il tronco con la punta di un trapano lungo tutta la circonferenza (un foro ogni 20 cm circa) con l’asportazione di tessuto vitale, pericolo di infezioni e malattie e devitalizzazione di porzioni di tessuto.
Metodo Bitecare
Attraverso lo strumento di endoinfusione Bite®, uno speciale ago si inserisce tra le fibre senza nessuna lacerazione, prevenzione da infezioni e nessuna lesione permanente.
2 INTRODUZIONE LIQUIDO
Metodo tradizionale
L’iniezione del prodotto all’interno del foro si effettua esercitando una considerevole pressione.
Metodo Bitecare
Infusione spontanea tramite pressione atmosferica o iniezione a bassa pressione.
2 CHIUSURA DELLE APERTURE
Metodo tradizionale
I fori devono essere chiusi con mastici (spesso fitotossici).
Metodo Bitecare
Il punto di inserzione può essere trattato con prodotti naturali (propoli).
I DISPOSITIVI
Bite® 2.2 Blade for Infusion in TreEs
Il nuovo Bite® 2.2 è un dispositivo brevettato in grado di rendere l’endoinfusione ancora più semplice ed efficace. È uno strumento totalmente manuale composto da più parti connesse tra loro:- Aghi speciali (A) intercambiabili, cavi e forati per il distanziamento dei tessuti.
- Guarnizioni (A1) che consentono al porta-ago di aderire perfettamente al fusto ed evitare la fuoriuscita di linfa o liquidi.
- Un porta-ago (B) in policarbonato con relativa sede per l’alloggiamento della siringa farmaceutica (B1) contenente la soluzione terapeutica o nutriente.
- Un percussore (C) che permette l’inserimento e l’estrazione assiale dell’ago lungo la circonferenza del tronco.
R.I.T.E. RESINOUS INJECTION TOOL EVOLUTION
R.I.T.E. è la nuova frontiera dell’endoinfusione su resinose. Con il nuovo strumento R.I.T.E. è possibile iniettare una soluzione nutriente o terapeutica nelle specie resinose esercitando una lieve ma significativa pressione dall’esterno, in piena filosofia Bitecare®.
È uno strumento composto da più parti interconnesse:
- A. Ago speciale da 65 mm
- A1. Guarnizione super soft
- B. Porta-ago in acciaio inossidabile con connettore munito di attacco rapido (B1)
- C. Valvola di non ritorno collegata a un manometro (D), a sua volta connesso a un adattatore speciale Luer Lock (E)
- F. Siringa a riempimento automatico e sistema di valvole a due vie
- G. Percussore avvitato a un manipolo (I) che permette l’inserimento dell’ago nel legno e la sua estrazione
Nelle pratiche endoterapiche, la resina configura un ostacolo non di poco conto poiché rischia di imbrattare la strumentazione causando un rallentamento generale dell’assorbimento del prodotto.
R.I.T.E. rappresenta la soluzione al vincolo della resina grazie alla combinazione dei vantaggi del metodo Bitecare® con una strumentazione specifica che consente, esercitando una leggera ma significativa pressione dall’esterno, l’ingresso del fluido nello xilema. La pressione ideale ai fini dell’iniezione dovrebbe garantire il massimo movimento del liquido all’interno dell’albero senza danneggiarlo fisicamente. Pressioni troppo elevate (oltre 5 bar) potrebbero di fatto aumentare il rischio di perdite e, soprattutto, di danneggiamento del cambio oltre che di generazione di lesioni corticali (distaccamento e spaccatura della corteccia).
Nonostante R.I.T.E. sia stato sviluppato per interventi sulle resinose, e in particolare sui pini, il dispositivo, inoltre, ben si presta per iniezioni endoterapiche su palme. Inoltre, impiegando un ago della lunghezza opportuna e diminuendo la pressione di esercizio (max 1,5-2 bar), attraverso il kit R.I.T.E. sarà possibile condurre trattamenti a pressione controllata sia su cedri che su latifoglie, accorciando i tempi del trattamento in raffronto alle endoinfusioni.
Per favorire l’assorbimento del prodotto da parte della pianta si consiglia l’utilizzo combinato con Sapjet® HD mentre, al termine delle operazioni, è indispensabile la pulizia dello strumento con CleanTech.
Due dispositivi, un solo scopo: la lotta diretta alle principali avversità delle piante
Tra le principali finalità del metodo Bitecare® spicca l’eliminazione diretta e il controllo ottimale di parassiti (insetti e acari) e microrganismi (batteri e funghi). L’approccio è destinato prevalentemente a specie arboree ad alto fusto – latifoglie e conifere – e non è condizionato da: dimensioni della pianta, specie vegetale ed età della specie.
- Processionaria del pino Thaumetopoea pityocampa
- Minatrice fogliare dell’ippocastano Cameraria ohridella
- Tingide del Platano Corythuca ciliata
- Cocciniglia tartaruga Toumeyella parvicornis
- Cocciniglia cotonosa del pino Crisicoccus pini
- Afidi:
Afide lanigero del pioppo
Phloeomyzus passerinii
Afide lanigero quercia
Diphyllaphis mordvilkoi
Afide ceroso del faggio
Phyllaphis fagi
Afide del tiglio
Eucallipterus tiliae
Afide degli olmi
Tinocallis platani
Afide del cipresso
Cinara cupressi
Afide verde dell’abete bianco
Cinara pectinatae
- Eriofidi:
Eriofide degli aceri
Artacris macrorhynchus
Erinosi del tiglio
Phytoptus leiosoma
Eriofide del frassino
Eriophyes fraxini
Eriofide dell’acero
Eriophyes macrorrhynchus
Eriofide del platano
Eriophyes pseudoplatani - Punteruolo rosso della palma
Rhynchophorus ferrugineus